Termina con un tredicesimo posto ex-aequo insieme ai corregionali di Pordenone l’avventura dei 2010 di Pallacanestro Trieste al Memorial Andrea Zanatta: la ventiseiesima edizione della manifestazione ha proposto quattro lunghi ed intensi giorni di evento cestistico in Veneto, su un palcoscenico di alto livello che è stato certamente utile per i biancorossi di coach Marco Cerniz.
Dopo l’ultimo match, perso nettamente contro San Lazzaro, Trieste è tornata a casa con la consapevolezza delle aree di miglioramento su cui lavorare ma anche con alcune piacevoli sorprese che il “Zanatta” ha offerto. Su questo, e su altre tematiche, si è sbizzarrito l’head coach dei giuliani, Marco Cerniz.
“Sono abbastanza soddisfatto del torneo svolto, una manifestazione nella quale abbiamo dimostrato tanto nelle prime due partite e poi siamo calati mentalmente e fisicamente, anche perchè in Friuli Venezia Giulia non siamo di certo abituati a sostenere i ritmi di quattro partite in quattro giorni ad un livello alto come questo”.
Relativamente al Memorial Zanatta ed all’utilità di manifestazioni di questo tipo, il tecnico biancorosso ha le idee chiare.
“Tornei come lo Zanatta, oltre che avere una super-organizzazione alla quale mandiamo un grosso ringraziamento per l’invito, ci permettono di giocare gare contro avversari di ottima caratura. Ci servono per capire a che punto siamo e, da tutto ciò, traiamo delle conclusioni importanti: a livello fisico siamo molto indietro, specialmente perchè siamo piccoli di statura, mentre a livello tecnico devo dire che, quando siamo presenti mentalmente, abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti”.
Sui punti da migliorare alla ripresa degli allenamenti: “In questa seconda parte di stagione cercheremo di lavorare sul fatto di aumentare il livello di intensità in allenamento e poi portarla per più minuti possibile all’interno di una partita. Come abbiamo visto anche allo Zanatta, al momento possiamo farlo per 25 minuti quando siamo concentrati, ma nelle gare di alto livello questo non basta. Avremo un altro banco di prova interessante il 18 gennaio, quando andremo a Belgrado, poi ci concentreremo sulla fine del girone d’andata e su quello di ritorno. In generale, comunque, lo Zanatta ci è servito molto, anche a livello di gruppo: dobbiamo compattarci al meglio e lavorare per creare una mentalità vincente ed ambiziosa, portando in gara la qualità che abbiamo negli allenamenti”.