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WINTER INTERNATIONAL TOURNAMENT, ESPERIENZA “OK” PER UNDER 14 E UNDER 17

Esperienza davvero positiva, quella vissuta dalle formazioni Under 14 e Under 17 in Serbia: dal 19 al 21 gennaio, infatti, i biancorossi hanno potuto partecipare al Winter International Tournament confrontandosi con culture cestistiche differenti in quel di Belgrado, una delle “capitali” della pallacanestro europea e, perché no, mondiale. 

Formazioni provenienti da tutto l’est Europa, con particolare rappresentanza di balcanici e baltici e Trieste ha ben figurato, mettendo sul piatto una “spedizione” che ha concluso con un ottavo posto negli Under 14 ed un terzo posto per gli Under 17. 

Il gruppo, guidato dallo staff tecnico formato da Marco Cerniz, Gabriele Gherbez e Marco Belluzzo, ha avuto il supporto dei dirigenti Liviana Fonda, Giacomo Manià e Iris Pussini (in rigoroso ordine alfabetico) ed ha potuto vivere un’esperienza molto arricchente, come confermato anche dai due tecnici. 

Marco Cerniz, per quanto riguarda gli Under 14: “La finale di consolazione l’abbiamo persa, accusando ovviamente la battaglia contro il Partizan Belgrado del giorno prima, ma direi che è stata una gara utile per tutti quanti visto che abbiamo fatto rotazioni lunghe e dato spazio a tutti gli effettivi a disposizione. Per quel che riguarda il torneo in sé, posso dire che oltre alla super organizzazione abbiamo potuto vedere e giocare partite di altissimo livello contro formazioni provenienti da Serbia, Lituania ed altre nazioni. Sono stati quattro giorni formativi, che ci sono serviti per prendere consapevolezza di dove siamo arrivati: se continuiamo a lavorare in questa maniera, potremo toglierci delle soddisfazioni sia individuali che a livello di squadra”. 

Negli Under 17, il parere di Gabriele Gherbez: “La finale per il terzo e quarto posto l’abbiamo vinta di venti contro una squadra orfana di un giocatore impegnato con la nazionale del Montenegro. Direi che è stata una gara un po nervosa, con Cossutta che ha giocato un partitone ma è stato subito gravato di quattro falli e la coppia Martucci – Facchin uscita per raggiunto limite di penalità. I ragazzi sono stati bravi, ma c’è tantissimo ancora da lavorare: abbiamo fra le mani una formazione che ha il potenziale per essere fra le prime cinque o sei nella propria categoria ma ci sono ancora diverse cose da sistemare. Questo torneo ci è sicuramente servito per ridimensionarci e farci capire quanto dobbiamo ancora lavorare per essere veramente “squadra” sotto il punto di vista tattico”. 

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